SUTRIO - Con poco più di 1400 abitanti, Sutrio è uno dei più incantevoli borghi della Carnia, la zona più alta del Friuli-Venezia Giulia confinante con l'Austria.
Situato sull'antica via romana Iulia Augusta, nella Valle del But, Sutrio è stato oggetto di un rinnovamento architettonico e paesaggistico grazie alla cura e all'amore per la tradizione locale dei suoi abitanti.
Non solo un suggestivo paese di montagna quindi, ma anche un antico borgo artigiano in cui il tempo delle tradizioni è gelosamente custodito dai suoi abitanti.
Passeggiando per le vie del paese si scoprono le numerose botteghe artigiane, vetrine dei prodotti artigianali, dove numerose sono le attività di animazione proposte.
In particolare durante i mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre molteplici i corsi e le attività organizzate, legate soprattutto alla lavorazione del legno e del tessile.
Innumerevoli le possibilità di escursioni e gite organizzate per la scoperta del territorio Carnia e dell'intera regione friulana.
Nel periodo invernale, Sutrio vi offre la possibilità di approfittare delle splendide piste del vicino comprensorio sciistico più attrezzato della Regione Monte Zoncolan, balcone di suggestiva bellezza e paradiso-inferno per gli amanti della bicicletta, o dalle Terme di Arta per una pausa di relax.
Il Presepe di Teno - Il presepe per eccellenza di Sutrio è il permanente “Presepe di Teno”: opera eseguita nel corso di ben trenta anni di lavoro da Gaudenzio Straulino (1905-1988), maestro artigiano, abile intagliatore, acuto osservatore. Il presepe riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese; questi vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici.
Più che un presepio nel senso tradizionale del termine, quello di Teno è uno straordinario spaccato etnografico sulle tradizioni, la vita, i lavori, le usanze della montagna carnica. Il suo amato paese fa corona alla capanna della Natività, con le sue caratteristiche case settecentesche ad archi e loggiati e la chiesa, con due torri campanarie anziché una, come in origine, ed alcune costruzioni in legno che testimoniano tipologie edilizie delle zone montane, oggi quasi scomparse. Sono riprodotti fedelmente alcuni opifici, quali mulini, segherie, pilaorzo, che attraverso il movimento meccanico degli ingranaggi e degli attrezzi ricostruiscono le specifiche fasi del lavoro.
Il presepe, grazie ad una animazione elettronica passa dalla notte silenziosa e stellata all’alba, dove le prime luci delle case si accendono e cominciano i lavori quotidiani.
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